Sono molti gli aspetti da considerare quando si deve scegliere un servomotore per un'applicazione specifica, ad esempio velocità, coppia o forza necessarie, il profilo di movimento, l'alloggiamento fisico disponibile, oltre a fattori ambientali. La soluzione scelta dovrà quindi implementare i requisiti di coppia di carico e velocità, adattarsi allo spazio disponibile ed offrire prestazioni in base alle condizioni ambientali cui è soggetta l'applicazione.
Un servomotore fa parte di un meccanismo globale che fornisce il movimento a un carico, per spostarlo, lavorarlo, sollevarlo, ispezionarlo, ecc. Il servomotore è il muscolo che eroga la coppia, la forza e la velocità necessarie (punto di carico richiesto) per svolgere una determinata funzione. Il modo più rapido e affidabile per identificare queste esigenze è avvalersi di uno strumento di dimensionamento del motore che calcoli i punti di carico richiesti dal motore e analizzi dati sul carico, sugli elementi di trasmissione e sul profilo di movimento per selezionare da un database un motore che corrisponda ai parametri di carico. Man mano che vengono identificati i punti di carico iniziali, lo strumento cerca la soluzione ottimale e restringe la scelta sulla base della coppia, della velocità e dell'inerzia richieste e dei relativi margini acquisiti dalle potenze nominali dei motori.
La dimensione fisica di un servomotore è determinata principalmente dalla sua capacità di produrre una coppia continua, cercando di raggiungere un compromesso tra diametro e lunghezza del motore. Un motore più lungo con un diametro ridotto può avere la stessa coppia nominale di un motore più corto con un diametro superiore. Un altro modo per soddisfare i requisiti di potenza prevede l'uso di un motore più piccolo e la moltiplicazione della coppia attraverso un riduttore o l'applicazione di tecnologie alternative, ad esempio un servomotore ad azionamento diretto più piatto, un motore frameless o in kit, o un motore lineare. Ognuna di queste tecnologie si declina in varie forme in grado di risolvere problemi di spazio specifici.
La scelta del motore può inoltre essere influenzata da aspetti ambientali. Nella maggior parte delle applicazioni, la temperatura ambiente in cui opera il motore rimane al di sotto di un valore nominale (di norma 40 °C). I motori stessi generano una certa quantità di calore (in base alla potenza continua prevista dal costruttore) che è rappresentata da un aumento di temperature degli avvolgimenti e da una temperatura massima delle bobine. Ad esempio, se un motore concepito per erogare una coppia di 10 lb-ft a 40 °C con un aumento di temperatura di 130 °C e una temperatura massima delle bobine di 170 °C, viene posto in un ambiente a 50 °C, la temperatura massima delle bobine pari a 170 °C viene superata quando il motore opera in maniera continua a 10 lb-ft. In questo caso la coppia continua del motore verrebbe ridotta a meno di non scegliere un motore più grande. Ambienti più complessi possono richiedere soluzioni personalizzate, ad esempio con materiali alternativi, guarnizioni speciali o altre varianti. Le prestazioni del motore possono subire influssi negativi in condizioni estreme, ad esempio utilizzo all'aperto, altitudine elevata e anche ambienti sommersi.
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