Il 13 novembre 2017 la FDA ha approvato una pillola in grado di rilevare digitalmente se un paziente abbia assunto o meno il medicinale previsto. Questa pillola si chiama “Abilify MyCite” e viene utilizzata per assicurare che i pazienti affetti da patologie come la schizofrenia abbiano effettivamente ingerito i farmaci loro prescritti. Una volta diffusa, la notizia della nuova pillola digitale ha suscitato al tempo stesso preoccupazione ed entusiasmo in merito al ruolo della tecnologia in campo medico.
Sebbene occorra del tempo per accettare i grandi progressi compiuti in ambito medico, questa moderna tecnologia potrebbe diventare parte integrante della vita quotidiana e della medicina stessa. Pensate ai robot medici – attualmente, il sistema chirurgico da Vinci ideato da Intuitive Surgical è considerato un caposaldo dell’esecuzione di diversi interventi nell’ambito della chirurgia cardiaca, urologica, ginecologica e transorale. Il mondo della ricerca lavora costantemente alle applicazione robotiche nel campo della riabilitazione: i robot vengono utilizzati per consentire il movimento degli arti in pazienti che hanno perso la mobilità, o per aiutare coloro che hanno subito una lesione, ad acquisire nuovamente la capacità di movimento. L’uso dei robot medici è destinato anche a capacità di servizio quali l’erogazione di farmaci e l’assistenza sanitaria a domicilio. Inoltre, i progressi compiuti nell’ambito dei robot di sicurezza hanno portato alla creazione di una nuova applicazione speciale per i robot disinfettanti che consente di prevenire la trasmissione di malattie altamente trasmissibili come ad esempio l’Ebola.
L’introduzione di nuove tecnologie nel settore medico ha spesso un impatto sconvolgente, ma con il passare del tempo queste tecnologie vengono accettate, proprio come nel caso del Robot da Vinci di Intuitive Surgical. Prevedo l’introduzione di molti altri farmaci analoghi a “Abilify MyCite” che nel tempo entreranno probabilmente a far parte della vita di tutti i giorni.